"Entrai la prima volta in una tipografia a sette anni. Mi accompagnava mio padre"

 

Ricordo come fosse ieri il profumo fruttato di vernice, il vigoroso odore degli inchiostri, l’effetto carezzevole dei diversi tipi di carta sotto le dita; e soprattutto i colori. Quanto colore! Decisi allora, credo, che la stampa avrebbe salvato il mondo, o almeno dato senso alla mia vita.

 

Dopo aver scoperto gli effetti della stampa su di me, compresi che non avrei potuto fare nient’altro che il tipografo. Anche solo per riprodurre il benessere di una vita colorata e condividerlo con altri. Frequentai la scuola di grafica e, al termine, entrai in una tipografia storica della mia città. Per una decina d’anni lavorai in tutti i reparti, dalla prestampa alla stampa. Dopo aver imparato ciò che mi serviva, decisi di aprire una tipografia tutta mia. Questo accadeva ventisette anni fa.

 

Chiamai l'azienda Edicta un nome importante, dal latino. Un nome che si distingueva come ero sicuro che mi sarei distinto io grazie al mio modo di lavorare.

 

L’inizio fu impegnativo: in un garage, come molte aziende che hanno sudato per farcela. Mi occupavo di ogni cosa, sgobbavo tutto il giorno. Nei primi tempi fui aiutato dai miei insegnanti della scuola di grafica: mi diedero una vecchia macchina da stampa, che avrei ripagato pian piano, e mi passarono alcuni incarichi. Furono la prova che il mio progetto prendeva vita.

Marino Cagnotto, fondatore di Grafiche Edicta

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